Chiesa

L’ANTICHISSIMA CHIESETTA CAMPESTRE DI SAN CRISTOFORO DI SEUI

Localizzata sulle pendici meridionali del massiccio calcareo del Monte Tonneri, la chiesetta campestre dedicata a “Santu Cristolu” è considerata la più antica tra quelle oggi esistenti nel territorio di Seui.

È difficile stabilire con precisione il periodo della sua costruzione. Molto probabilmente la sua struttura più antica potrebbe risalire al XIII° secolo (se non prima). Sorge, infatti, in un’area ricca di testimonianze che vanno dall’età pre-nuragica, al nuragico, passando per il punico romano, all’età giudicale.

Oggi, a seguito di profondi e numerosi restauri effettuati nel corso dei secoli, della struttura più antica resta nel corpo centrale solamente un arco a sesto acuto, oltre all’altare. Gli stessi muri, interni ed esterni, oggi si presentano interamente intonacati. In realtà sino alla seconda metà degli anni ’40 erano tutti con pietre di schisto a vista.

In alcuni documenti risalenti al 1649 – 1652 questo tempietto non risulta citato tra le chiese campestri di Seui, molto probabilmente per le pessime condizioni di conservazione, visto che si citava solamente una “Obreria de’ San Cristobal”. Nel diciannovesimo secolo, molto probabilmente per lo stesso motivo, sembra sia stata sconsacrata per un certo periodo e rischiato di essere demolita. Per fortuna, dopo quegli anni d’oblio, il tempio venne ristrutturato e riprese la sua importante funzione di luce nella fede dei seuesi.

Attualmente presenta una facciata a capanna, interamente intonacata, con tetto a doppio spiovente laterale ed un portale principale centrale a doppio battente, sovrapposto da un rosone quadrato (aperto a metà dello scorso secolo). L’ingresso secondario si apre sul muro laterale esposto ad est. Mentre sul lato ovest sono presenti due grossi contrafforti, in corrispondenza dei due archi.

L’interno, mononavata, è estremamente semplice. La copertura è a capriate lignee e incannucciati. L’aula rettangolare, che termine nell’unico altare, è suddivisa da due archi. Il pavimento è in cemento.

L’altare, in pietra e calce, è sormontato da una grande nicchia lignea con apertura a doppio battente con vetri, che sino a qualche anno or sono ospitava il simulacro del Santo (oggi custodito nella Chiesa parrocchiale di Seui). L’altare è cavo. All’interno vi si accede tramite una porticina posta sul lato sinistro.

Secondo alcune testimonianze in occasione di lavori di restauro svolti attorno alla metà del ‘900, nel pavimento della chiesetta, all’altezza dell’altare, furono rinvenuti resti di due scheletri di piccole dimensioni, risalenti forse all’età giudicale. (Giuseppe Deplano, copyright © 2011 – riproduzione riservata)